06 marzo 2023

Lo sport sia educazione, non intrattenimento


L’8 e il 9 febbraio oltre trenta assistenti ecclesiastici del CSI provenienti da varie regioni italiane si sono ritrovati a Roma per il meeting organizzato da don Alessio Albertini. La giornata è stata aperta dall’intervento di don Tony Drazza, che ha ragionato sul compito degli assistenti di un’associazione laicale: la loro missione è quella di riuscire a trovare sempre nuovi percorsi e opportunità dove tutti gli altri vedono solo ostacoli. In particolare dopo il periodo pandemico è necessario ripartire attraverso la collaborazione e la costruzione di relazioni umane, soprattutto l’impegno deve essere costantemente incoraggiato. 


La S. Messa è stata presieduta dall’Arcivescovo di Cagliari Mons. Giuseppe Baturi, le cui parole durante il ritiro sono state molto significative: lo sport è metafora della vita, ogni giorno giochiamo una partita e per poterla vincere e ottenere gioia e soddisfazione sono necessari impegno, sacrificio e a volte anche sofferenza. Lo sport è fondamentale perchè aiuta nel rapporto con gli altri e con Dio, attraverso l’attività sportiva si riconoscono i propri limiti per poterli superare, si impara a seguire le regole e a rapportarsi con le altre persone. Lo sport deve essere attività educativa e non solo intrattenimento, deve aiutare i ragazzi a diventare adulti responsabili, a essere sé stessi, deve insegnare principi di lealtà, amicizia e rispetto.

Presente anche il CT della Nazionale maschile di pallavolo Fefè De Giorgi che per questa occasione ha assunto il ruolo di assistant-coach, cioè ha fatto da allenatore ma anche da motivatore degli assistenti. Fefè De Giorgi ha parlato con la squadra degli assistenti ecclesiastici del CSI ossia i sacerdoti incaricati dalla CEI a lavorare nei comitati territoriali dell’Ente di promozione sportiva italiano. Ha fatto una riflessione sull’essere gruppo e squadra e sul ruolo dell’allenatore. L’allenatore non deve curare solo il gesto tecnico, ma soprattutto insegnare ai ragazzi ad essere umili, ad avere rispetto e impegno, a sviluppare le loro potenzialità e farli vivere nel contesto sportivo con gioia, passione e serenità. Se non ci sono il rispetto delle regole e la disciplina il talento non è sufficiente. Bisogna far uscire il meglio dai ragazzi e l’importante è non perdere mai la gioia del gioco. 


Al termine del ritiro don Albertini ha presentato il suo ultimo libro “Coraggio e Avanti. Papa Francesco agli adolescenti, per la vita e per lo sport”, con cui ha evidenziato l’importanza di lavorare in squadra e si è rivolto con queste parole ai partecipanti, “siate portatori di gentilezza nei vostri Comitati”.



Gloria Agostoni

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