03 ottobre 2022

“SOSTARE CON TE”, la proposta dell’oratorio 2022 - 2023

La preghiera, linfa vitale per la vita di ogni cristiano, è al centro della proposta del nuovo anno oratoriano, “SOSTARE CON TE”. 


«Chi vuole bene ai giovani, chi si prende cura di loro sa che il servizio più importante da rendere è accompagnarli all’incontro con Dio perché diventino adulti, rispondendo al Signore che li chiama» (Mario Delpini, Kyrie, Alleluia, Amen. Proposta pastorale 2022-2023, p. 63). 


Con queste parole l'Arcivescovo Mario Delpini mostra l’importanza della preghiera nel percorso di crescita dei ragazzi e delle ragazze. Spesso i giovani ammettono di non sapere come pregare e si sentono inadeguati, per questo gli educatori devono affiancarli nell’incontro con Dio e nel loro cammino di fede. Il segreto è proprio quello di pregare insieme per creare un dialogo in cui potersi fidare dell’Altro. I ragazzi devono sentire il momento della preghiera come qualcosa di quotidiano e soprattutto di «irrinunciabile come l’aria per i polmoni» (Delpini).


Per incontrare Dio da vicino è necessario fermarsi e trovare il tempo e le parole adeguate per rivolgersi e dialogare con Lui. L’oratorio deve essere il luogo in cui poter sostare e in cui i ragazzi possano creare un’amicizia intima con Gesù grazie all’esperienza e alla testimonianza degli educatori. Dal Vangelo si legge che nei discepoli il desiderio di pregare nasce proprio guardando l’esempio del loro Maestro, lo stesso deve avvenire in oratorio tra i ragazzi e i loro educatori. 


I più piccoli devono imparare a camminare sulla strada che ci mostra il Signore e questo deve avvenire proprio nell’oratorio, perché dopo una sosta inizia sempre un nuovo viaggio. Il cammino di questo anno oratoriano si fonderà sulla lettera pastorale “Kyrie, Alleluia, Amen”, tre parole chiave che l’Arcivescovo ha voluto affidare ai preadolescenti e agli adolescenti in Pellegrinaggio a Roma e che invitano a professare la propria fede (Kyrie), a celebrarla e cantarla insieme (Alleluia) e a metterla in pratica rispondendo a ciò che il Signore ci chiede (Amen). 


Il logo scelto raffigura il momento della sosta di un ragazzo che guarda la sua educatrice pregare, i due uniscono le loro mani creando così un momento di preghiera comunitario. Dietro di loro un albero rigoglioso che rappresenta la vita e che al posto dei rami ha una linfa bianca che lo alimenta: lo Spirito Santo. 


Con la scelta di questo slogan, l’Arcivescovo vuole che tutti gli oratori diventino il luogo privilegiato per coltivare l’amicizia con Gesù, per imparare a pregare con Lui e a vivere come Lui, un luogo ospitale in cui i ragazzi possano sentirsi a casa non solo con i propri coetanei ed educatori ma soprattutto con Dio.


Allegati:

Volantino



Gloria Agostoni

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