Tre appuntamenti nati quasi per caso dalla cooperazione virtuosa ed efficace di 3 diocesi del Lazio: Diocesi di Latina-Terracina -Sezze- Priverno ,arcidiocesi di Gaeta e diocesi suburbicaria di Albano e dalla spinta promotrice del coordinamento CSI di Latina in collaborazione con vari uffici diocesani
( Pastorale familiare ,pastorale turismo sport e tempo libero ,pastorale giovanile e vocazionale , pastorale sociale) con il supporto dell'Azione cattolica, dell'Agesci ,dell'Ordine francescano secolare e di Beni Svelati APS per 3 domeniche:13 ottobre, 29 ottobre e 27 ottobre .Gli appuntamenti hanno visto i Pellegrini di Speranza alla scoperta dei luoghi diocesani più belli in preparazione ai grandi sicuramente più lunghi cammini che migliaia di pellegrini percorreranno da tutto il mondo fino a Roma nel prossimo anno. Questi 3 eventi non vogliono essere una sostituzione ai tanti che sono in programma , ma servono a predisporre l'animo alla Speranza, servono far capire cosa succederà a Roma tra pochi mesi ,servono far sperimentare la fatica del camminare e a gioire insieme quando si arriva alla meta. A Gaeta si sono percorsi i chilometri che collegano il centro cittadino al santuario della Santissima Trinità alla Montagna Spaccata fino ad arrivare alla Basilica di San Francesco .A Latina si è camminato lungo il fiume Amaseno da Priverno a Fossanova, accompagnati da momenti di riflessione dedicate a San Paolo e a San Tommaso d'Aquino .
Per l'appuntamento della diocesi di Albano previsto per domenica 20 ottobre si partirà alle 8:00 dal centro di spiritualità Santa Maria dell'Acero (Velletri) e si percorrerà la via Francigena del sud passando per Fontan Tempesta (Rocca di Papa) per arrivare al Seminario di Albano .Anche Papa Francesco nella bolla d'indizione del Giubileo Ordinario dell'Anno 2025 ci suggerisce quali sono i segni di speranza che accompagneranno il prossimo anno giubilare e uno fra questi, forse il più importante è quello di “annunciare sempre ,ovunque e a tutti il Signore Gesù quale nostra speranza”. Lo scopo è stato proprio questo permettere di iniziare a vivere uno degli eventi religiosi più importanti della storia d ella Chiesa con un desiderio vivo nel cuore ,con impegno gratuito e al servizio delle chiese locali con la speranza che nel “piccolo” si possa vivere la gioia e l'entusiasmo del cammino giubilare più “grande” .Uno sguardo particolare è andato soprattutto ai partecipanti, difatti i 3 percorsi sono stati decisi nell'ottica di essere affrontabili da tutti, anche da famiglie ,bambini e anziani. Le distanze, le tempistiche e le difficoltà non sono grandissime ma sono servite sicuramente come una prima prova ,un primo riscaldamento delle gambe e del cuore verso Roma.
Sofia Grilli
