Massimo Achini, presidente del Comitato di Milano, ha sottolineato: «Partecipare a un ritiro come questo non è solo una questione di formazione tecnica, è un’esperienza di vita. Gli arbitri del nostro gruppo non sono solo professionisti in campo, ma persone unite da valori di fraternità, amicizia e dedizione. L’indossare la divisa è per loro una missione, un servizio al quale si dedicano con passione, anche a costo di sacrificare tempo libero e relazioni personali».
Achini ha voluto anche evidenziare il lato umano degli arbitri, spesso sottovalutato da tifosi e atleti. «È facile criticare gli arbitri durante una partita, ma se poteste vedere cosa c'è dietro le quinte, cambiereste prospettiva. Gli arbitri dedicano ore del loro tempo libero per coprire ogni incontro, spesso a costo di scontri con i loro cari. La loro passione merita rispetto e ammirazione».
Mentre gli arbitri di Milano erano a Pasturo, quelli del Comitato di Lecco si sono incontrati a Olginate per il loro ritiro formativo, svolgendo attività simili ma in una location differente. Entrambi i gruppi hanno confermato l’impegno del CSI nel promuovere una cultura sportiva basata su valori di responsabilità e volontariato.
Questo ritiro, più che un semplice stage, è stato un’occasione per gli arbitri di rinnovare il loro impegno e rafforzare il senso di appartenenza a una comunità che vede nello sport un veicolo di valori fondamentali.
Fernando Manzoni
