Le nuove Certificazioni Uniche (CU) per il 2024, nel contesto della Riforma Sportiva, richiedono una comprensione approfondita delle modifiche introdotte dal Decreto Legge governativo 36 del 2021 e successive integrazioni e modifiche.
Le principali novità riguardano i compensi per le collaborazioni sportive dilettantistiche e amministrative. Fino al 30 giugno 2023, essi erano classificati come "redditi diversi" e esenti da imposte fino a un importo lordo di 10.000 euro, senza obblighi contributivi. Tuttavia, dal 1 luglio 2023, questi emolumenti sono stati designati come "redditi di lavoro sportivo", esenti dai contributi INPS fino a 5.000 euro lordi e da imposte fino a un massimo annuale di 15.000 euro lordi. Superata la prima soglia, si applicano le aliquote della Gestione Separata INPS sul 50% dell'imponibile previdenziale, con ulteriori tassazioni al superamento della seconda soglia.
La Riforma ha esteso i benefici fiscali e contributivi anche ai professionisti sportivi con partita IVA e ha introdotto la possibilità di collaborazioni occasionali nel settore dilettantistico.
Le associazioni sportive, le società sportive dilettantistiche e i Comitati CSI potrebbero dover rilasciare una o più CU 2024 a seconda dei diversi tipi di contratti stipulati nel 2023. Ad esempio, una CU per i compensi corrisposti fino al 30 giugno 2023 sotto la vecchia normativa, e un'altra per i compensi dal 1 luglio 2023 fino al 12 gennaio 2024 sotto la nuova normativa, con contributi alla Gestione Separata INPS oltre i primi 5.000 euro. Inoltre, potrebbe essere necessaria una CU per i redditi derivanti da lavoro autonomo o collaborazioni occasionali nel campo sportivo.