Il 10 dicembre 2023 verrà celebrata la 75esima Giornata Mondiale dei Diritti Umani per ricordare i diritti inalienabili che spettano a ogni essere umano in quanto persona.
La Giornata è stata istituita nel 1950 dall’ONU e si celebra il 10 dicembre perché è la data in cui, nel 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di adottare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, un documento fondamentale che garantisce a tutti gli essere umani alcuni diritti irrinunciabili senza distinzione di razza, etnia, lingua, religione, sesso, opinione, origine nazionale o sociale, proprietà, nascita o altro status. Questi diritti si ispirano a valori quali l’uguaglianza, la libertà di espressione, la dignità e la giustizia.
Tale Dichiarazione è composta da 30 articoli ed è il documento più tradotto al mondo (più di 500 lingue); questo è un aspetto positivo perché dimostra che il documento è stato adottato in tanti Stati diversi.
Questo però non significa che tutti i diritti presenti vengano rispettati in tutti i Paesi; purtroppo in questo periodo è evidente come i diritti di molte persone vengano completamente e continuamente calpestati.
I motivi sono tanti, primo fra tutti la guerra e i continui conflitti che colpiscono numerose popolazioni e negano il diritto alla vita, ma anche la presenza di regimi autoritari che riducono le libertà civili, situazioni di fame e povertà, un uso sbagliato delle nuove tecnologie e i cambiamenti climatici. Nel mondo ci sono ancora tante disuguaglianze, troppo odio e violenza e anche tanta indifferenza.
Proprio per combattere questa indifferenza è importante continuare a ricordare ogni anno questa giornata per educare e informare le persone, deve essere un invito a collaborare per garantire il rispetto dei diritti inalienabili per tutti gli esseri umani del mondo perché “i diritti umani sono il fondamento della dignità umana e la pietra angolare di società pacifiche, inclusive, eque e prospere…” (messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per la Giornata Internazionale dello scorso anno).
Grazie a questo documento la dignità di molte persone è stata riconosciuta, ma c’è ancora tanto lavoro da fare per difendere i nostri diritti e quelli degli altri.